Ripercussioni sui figli di genitori separati
Ecco cosa si è verificato in un caso di affidamento figli minori. A seguito della richiesta di separazione da parte della moglie, il marito reagisce molto male. Quando poi la donna ha intrapreso una relazione stabile con un altro uomo dal quale ha avuto un figlio, il comportamento del marito diventa insostenibile. Ha creato un’alleanza malsana con una delle sue figlie. Al punto da metterla contro la madre, senza possibilità di recupero del rapporto.
In sede di divorzio, il Tribunale – a fronte della strana situazione, riscontrata nella condotta di questa minore, schierata con il padre e contro la madre, che non voleva nè vedere, nè sentire – ha disposto una Consulenza Tecnica. Indagine che è riuscita a mettere in evidenza la patologia del comportamento paterno.
Cosa stabilisce la sentenza di divorzio in un caso di affidamento figli minori
La sentenza di divorzio, nel recepire le conclusioni del perito, ha infatti disposto l’affidamento monogenitoriale della figlia alla madre. Nel senso non solo di attribuirle la responsabilità genitoriale, ma anche il potere di assumere – da sola – tutte le decisioni afferenti la vita della figlia, quali l’istruzione, l’educazione, la salute. Ovviamente, la bambina è stata collocata presso l’abitazione materna.
In particolare, nella relazione tecnica e, poi nella sentenza, si legge che “la c.t.u. psicologica ha evidenziato la sussistenza di gravi comportamenti manipolativi posti in essere dal padre nei confronti delle figlie ed in particolare, nei confronti della primogenita, inducendola al rifiuto del nuovo nucleo familiare costituito dalla madre, la quale ha avuto altri due figli con l’attuale compagno. … La figlia maggiore costituisce il fulcro su cui ruota l’oppositività delegata dal padre nei confronti della madre. … Il padre ha rinforzato inconsciamente i comportamenti della minore di rifiuto del nuovo compagno in quanto lenitivi della propria condizione di sofferenza psicologica” per non aver ancora saputo elaborare la fine del rapporto matrimoniale.
Il Tribunale di Roma esprime un importante principio. “Il fallimento della vita di coppia non deve indurre il genitore ad allontanare il figlio dall’altro genitore, ritenuto responsabile di tale fallimento”.
Occorre saper leggere, sia punire con le dovute difficoltà, il reale contenuto delle relazioni familiari. E questa volta, il perito prima ed il Tribunale poi hanno ridato il sorriso ad una bambina che l’aveva smarrito.
Avv. Simona Napolitani
presidente Codice Donna
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Fonti attendibili:
https://it.wikipedia.org/wiki/Genitori_narcisisti