Torno ancora su questo tema, a me molto caro, che ritengo fondamentale per uno sviluppo ed una crescita sana ed equilibrata della nostra società, attuale e futura. Basti pensare che i ragazzi di oggi formeranno le prossime generazioni, per cui è opportuno fornire loro un ambiente sereno e con un fronte genitoriale unito, al fine di dotarli di tutti gli strumenti necessari per una crescita solida e salutare. Purtroppo, le crisi familiari hanno ricadute principalmente sulla genitorialità, che viene esposta al rischio di conflitti elevati tra marito e moglie, tra padre e madre, che, inevitabilmente, ricadono sui figli.
Non penso si nasca con la capacità di essere genitori, anzi, ritengo che, come tutte le competenze, la si debba acquisire, anche sin dall’età scolastica. Purtroppo, così non è.
Supplisce la giurisprudenza che con le tante sentenze in materia di separazione o divorzio, enuncia molti principi per spiegare quanto sia importante la collaborazione tra il padre e la madre, per tutelare il primario interesse dei minori.
Talora i genitori abbandonano i figli, anzicchè curarli, in tali ipotesi soccorre un consolidato orientamento dei giudici di legittimità e di merito che prevede la possibilità per i minori che abbiano subito una lesione dei loro diritti costituzionalmente protetti, di chiedere al genitore inadempiente un risarcimento del danno.
Gli obblighi di educare, mantenere ed istruire i figli si riconnettono al sono fatto di aver generato, a prescindere dal riconoscimento formale dello status di figlio. Basta la procreazione per determinare un automatismo tra la responsabilità genitoriale e la nascita, che costituisce il presupposto per la richiesta di risarcimento del danno da parte dei figli ai quali sono stati negati i loro diritti fondamentali.
La privazione di una figura genitoriale, anche solo dal punto di vista del mantenimento in favore dei figli, è un comportamento illecito che causa un danno ai minori, i quali hanno diritto ad ottenere un risarcimento.
Avv. Simona Napolitani