Assegno di separazione

La separazione personale tra marito e moglie non incide sul vincolo matrimoniale, tant’è che nonostante i coniugi si separino, consensualmente o giudiziariamente, restano marito e moglie (sino a che non sopraggiunge la pronuncia di divorzio), conseguentemente restano tra loro in essere alcuni doveri che discendono dal matrimonio, come ad esempio quello dell’assistenza economica.  In ragione di ciò, il coniuge economicamente più debole ha sempre diritto a chiedere il mantenimento, che va rapportato al tenore di vita goduto durante il matrimonio. Riferimento, quello del tenore di vita, non più in essere, a seguito delle note sentenze della Cassazione, in caso di determinazione dell’assegno divorzile.

Tornando al regime di separazione, l’obbligo di collaborazione ed assistenza rimane in vigore non solo a ridosso della decisione di separarsi, ma anche durante il successivo regime di separazione, che può durare anche vita natural durante, oppure sino a che uno o entrambi i coniugi non decidano di divorziare.

Di recente, i Giudici di legittimità hanno espresso  un diverso principio.  Il caso riguarda un marito che successivamente alla separazione ha perso il lavoro, la moglie, invece, ha aumentato il suo reddito, diventando, quindi, più benestante. A fronte di tale situazione di fatto, la Cassazione ha espresso il seguente principio: il decremento reddituale del richiedente l’assegno non ha compromesso le sue capacità economiche e produttive, nonché le sue competenze professionali, sempre utilizzabili sul mercato. Pertanto, secondo i Giudici di legittimità, non si è determinata un’alterazione idonea a giustificare la previsione di un assegno di mantenimento in suo favore. Mentre, sempre secondo la Cassazione, il suindicato decremento reddituale giustifica la revoca dell’assegno di separazione che era stato disposto in favore della moglie.

Ad avviso di chi scrive, se è vero che le competenze professionali acquisite nel corso della vita costituiscono un bagaglio della persona, che può essere utilizzato nella ricerca di una nuova collocazione lavorativa, è pur vero che vanno tenute presenti altre condizioni, quali l’età del richiedente l’assegno, oppure le difficili condizioni economiche, dovute alla crisi pandemica.

Ovviamente, i principi enunciati dalla Suprema Corte e gli appena indicati ulteriori criteri   vanno considerati sia se a chiedere l’assegno di separazione sia il marito, sia se a chiederlo sia la moglie.

Avv. Simona Napolitani

Lascia un commento

X