DURANTE UNA RELAZIONE SENTIMENTALE, LA DONNA CONTRIBUISCE CON IL SUO LAVORO E CON SUE DAZIONI ECONOMICHE ALLA REALIZZAZIONE DI UN IMMOBILE SUL TERRENO DI PROPRIETA’ DEL COMPAGNO.
TERMINATO IL RAPPORTO, LA SIGNORA CHIEDE LA RESTITUZIONE DELLE SOMME VERSATE E DEL LAVORO SPESO.
LA CASSAZIONE ACCOGLIE LE RAGIONI DELLA DONNA, SUL PRESUPPOSTO CHE IL CONFERIMENTO DI DENARO E DEL PROPRIO TEMPO LIBERO, IMPEGNATO IN ORE DI LAVORO PER LA COSTRUZIONE DELLA CASA CHE DOVEVA ESSERE LA DIMORA COMUNE, E’ STATO FATTO PER LA COSTRUZIONE DI UN FUTURO COMUNE, PER LA REALIZZAZIONE DI UN BENE CHE POI AVREBBERO GODUTO INSIEME, ALL’INTERNO DEL LORO RAPPORTO. NEL MOMENTO IN CUI IL PROGETTO DI VITA VIENE MENO, PERCHE’ SI E’ SCIOLTO IL RAPPORTO SENTIMENTALE TRA I DUE, IL CONVIVENTE CHE HA COLLABORATO CON IL SUO APPORTO ECONOMICO E LAVORATIVO, HA DIRITTO – SECONDO LA CASSAZIONE – A RECUPERARE IL DENARO VERSATO E AD ESSERE INDENNIZZATO PER LE EMERGIE LAVORATIVE IMPIEGATE, IN APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DELL’INDEBITO ARRICCHIMENTO.