Divergenze genitoriali
Sempre più frequentemente le divergenze genitoriali nelle scelte riguardanti i figli divergono rispetto a determinati modelli educativi, ideologici, culturali e religiosi. Tali diverse modalità comportamentali, con conseguente conflitto e contestazione dell’altrui ruolo genitoriale, possono avere ricadute anche sulla richiesta di affidamento esclusivo, piuttosto che condiviso.
I genitori, specie se implicati in un procedimento di separazione, a volte si trovano su opposte posizioni anche rispetto a singole decisioni. Se battezzare o meno il figlio, se iscriverlo ad una scuola pubblica o privata, se educarlo secondo principi religiosi o meno, oppure quale culto religioso scegliere.
Conseguenze sulla richiesta di affidamento
Le divergenze genitoriali su decisioni di particolare interesse per i minori non hanno, in genere, ricadute sulle modalità di affidamento e sulla permanenza del figlio con il genitore non collocatario. Ciò a meno che dalle modalità educative o dai modelli culturali dell’uno o dell’atro genitore non discenda un pregiudizio rilevante per il minore. Viviamo in un regime democratico, in una società pluralista. Le norme della nostra Costituzione prevedono che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Pertanto, il giudice non può esprimere una preferenza rispetto a differenti modelli culturali o educativi dei genitori, egli deve rimanere estraneo rispetto ad opposti sistemi di valore dei genitori, tranne nell’ipotesi in cui il comportamento del padre o della madre rechino danno alla crescita del figlio.
Avv. Simona Napolitani
Presidente Codice Donna