È ricorrente il comportamento di un genitore che, senza il consenso dell’altro, pubblica sui social le foto dei figli. Da qui scaturiscono spesso conflitti tra il padre e la madre, che talora si risolvono in veri e propri procedimenti giudiziari. Di recente è stata sottoposta all’esame del Giudice di Pavia la condotta di una madre, la quale ha pubblicato su Instagram le foto e i video del figlio, senza il consenso del padre. La mamma è stata condannata in via d’urgenza, ex art. 700 c.p.c., a cancellare tutto ciò che è stato postato relativamente al figlio. Non solo il Giudice ha disposto per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione dell’ordine di rimozione una penale a carico della donna, pari a 50,00 € giornaliere, con soldi da depositare su un libretto intestato al minore. Secondo il suindicato Giudice, il periculum in mora, necessario per ottenere il provvedimento in via d’urgenza, è integrato dal pregiudizio irreparabile per il minore o che le immagini siano sfruttate dalla pedopornografia. I genitori dovrebbero prestare la massima attenzione nell’uso dei social ed ancor più se li utilizzano a danno dei minori. Maturità e competenza genitoriale dovrebbero far comprendere il rischio di un bambino, le cui foto sono arbitrariamente postate sui social. Dirò di più: occorrerebbe una presa di consapevolezza anche se ci fosse il consenso del padre e della madre.
Avv. Simona Napolitani